ONCOLOGIA TESTA-COLLO
I tumori del distretto testa-collo sono un gruppo estremamente eterogeneo di neoplasie, benigne o maligne, che originano nei tessuti del tratto aerodigestivo superiore (labbra, lingua, mucosa orale, laringe), delle cavità nasali, delle strutture ossee, dei seni paranasali, delle ghiandole salivari e dei tessuti molli (cute, sottocute, muscoli).
Neoplasie benigne
Un tumore benigno è dato da una proliferazione anomala di cellule che determina la formazione di una massa a volte anche di dimensioni considerevoli.
Diversamente da quelle dei tumori maligni, però, le cellule tumorali benigne conservano le caratteristiche del tessuto di origine e non hanno la tendenza a invadere gli organi circostanti, né a produrre metastasi in altre parti del corpo. La proliferazione di tali cellule genera masse nodulari sempre ben delimitate e spesso racchiuse in una sorta di capsula.
I tumori benigni provocano disturbi spesso secondari alla compressione o al riassorbimento dei tessuti circostanti.
Nella maggior parte dei casi i tumori benigni si manifestano come noduli a lenta crescita o come lesioni cistiche evidenziate casualmente durante l’esecuzione di indagini radiologiche richieste per altre motivazioni (ad es. cure odontoiatriche). Alcune volte i sintomi dipendono dalla localizzazione del tumore, che, crescendo, può comprimere i vasi sanguigni o gli organi vicini, provocando dolore o sintomi di natura molto diversa.
Il trattamento è generalmente chirurgico e consente una completa risoluzione della problematica.
Neoplasie maligne
I tumori maligni del distretto testa collo rappresentano il quinto tumore per frequenza nei pazienti in età compresa tra i 50 e i 69 anni (Rapporto AIRTUM 2017). I maschi sono più colpiti delle femmine. Ogni anno se ne registrano circa 7.200 nuovi casi tra gli uomini e 2.100 tra le donne (a tali numeri vanno aggiunti quelli riguardanti le neoplasie cutanee).
L’esposizione della pelle ai raggi ultravioletti B (UVB) è responsabile dell’85-90% delle neoplasie cutanee. Escludendo queste ultime, il 90% dei tumori maligni del distretto testa-collo sono carcinomi squamocellulari originanti dall’epitelio del tratto aero-digestivo superiore.
Meno frequentemente le neoplasie possono originare da tessuti di natura diversa quali le ghiandole salivari, la tiroide, la cute, i tessuti linfatici, vascolari, nervosi e ossei.
Fattori di rischio
I principali fattori di rischio sono:
- Fumo (rischio aumentato se associato all’alcool)
- Alcool (rischio aumentato se associato al fumo)
- Cause ambientali: l’esposizione a cancerogeni di natura chimica
- Agenti virali (HPV)
- Traumatismo cronico (uso di protesi dentarie inadeguate)
- Scarsa igiene del cavo orale
- Cause genetiche e sistemiche (es: anemia di Fanconi)
- Condizioni precancerose (leucoplachie, eritroplachie, lichen, fibrosi sottomucosa, displasie)
Sintomi:
- Massa dura, in fase iniziale anche di piccole dimensioni, presente sulle labbra, all’interno della bocca, in gola o a livello dei tessuti cutanei e sottocutanei;
- Persistenza di una lesione (macchia bianca o rossastra) sulla mucosa del cavo orale per più di 2 settimane (potrebbe essere la manifestazione di una lesione pre tumorale o tumorale);
- Afte e ulcerazioni persistenti;
- Sanguinamento o sensazione di formicolio e intorpidimento all’interno della bocca e sulle labbra;
- Gonfiore in corrispondenza delle ossa mascellari (mandibola e mascellare) Dolore e alla masticazione;
- Noduli duri e palpabili a livello del collo;
- Lesioni crostose della pelle che non regrediscono nel tempo e che tendono al contrario a espandersi e a dare sanguinamenti;
- Lesioni pigmentate della cute (nevi) o della mucosa del cavo orale che cambiano improvvisamente le loro caratteristiche in termini di colore, forma e dimensione.
Trattamento
Indipendentemente dalla sede di origine, al fine di avere le maggiori possibilità di guarigione e sopravvivenza, la diagnosi deve essere quanto più precoce possibile e il tempo che intercorre tra la diagnosi e l’inizio del trattamento deve essere ridotto al minimo.
Varie sono le opzioni terapeutiche che possono essere adottate, singolarmente o in associazione:
chirurgia, radioterapia, chemioterapia.
Per tale motivo è importante una presa in carico multidisciplinare del paziente durante tutto il percorso di diagnosi, trattamento e follow up, nonché il rispetto e l’applicazione dei protocolli e delle linee guida internazionali.
Oggi l’asportazione chirurgica rappresenta ancora il trattamento di prima scelta nella maggior parte dei tumori maligni del distretto testa-collo, garantendo le più alte possibilità di guarigione.
A tal fine è però fondamentale che l’asportazione avvenga seguendo i principi di radicalità oncologica e che si associ, quando indicato, all’asportazione dei linfonodi del collo, sede di drenaggio e di possibile diffusione delle cellule tumorali in altri distretti del corpo.
Grazie al miglioramento negli ultimi anni delle metodiche anestesiologiche e di assistenza post- operatoria, è sempre maggiore il numero dei pazienti candidabili al trattamento chirurgico.
Se sono presenti particolari fattori di rischio (es. tumori in stadio avanzato, alto grado di aggressività, invasione dei linfonodi loco-regionali, …) le possibilità curative aumentano associando alla chirurgia trattamenti radio- e/o chemioterapici.
Data l’importanza estetico-funzionale delle componenti del distretto testa-collo, è fondamentale eseguire, oltre all’asportazione del tumore, un’adeguata ricostruzione delle strutture coinvolte.
In caso contrario gli esiti degli interventi resettivi possono essere talvolta estremamente invalidanti.