CHIRURGIA RICOSTRUTTIVA DEL DISTRETTO TESTA-COLLO
Gli interventi per l’asportazione di tumori, benigni o maligni, di traumi o le malfomazioni congenite o acquisite, possono talvolta lasciare dei difetti a livello dei tessuti del distretto testa-collo, con importanti conseguenze sia sotto il punto di vista estetico che funzionale (masticazione, deglutizione, articolazione delle parole, …).
Ad oggi la chirurgia ricostruttiva ha a disposizione numerose tecniche che, se applicate secondo le giuste indicazioni, consentono di ottenere la ricostituzione, a volte quasi completa, delle strutture interessate:
- Procedure ancillari: piccoli interventi spesso eseguiti in anestesia locale per correggere lievi deficit o asimmetrie (lipofilling, iniezione di tossina botulinica, sospensione statica dei tessuti molli, revisione di cicatrici, …)
- Innesti (di cute, cartilagine o osso): porzioni di tessuto completamente distaccate dall’area donatrice ed impiantate nell’area ricevente
- Lembi peduncolati: porzioni di tessuto trasferite ad un sito ricevente da un’area donatrice mantenendo con quest’ultima una connessione (temporale, sovraclaveare, trapezio, pettorale, mucosa geniena …)
- Lembi liberi: trapianto di tessuto da una sede ad un’altra dopo averne isolato e sezionato il peduncolo vascolare
LEMBI LIBERI
I Lembi liberi: tale metodica, nata negli anni ’70, ha rivoluzionato la chirurgia oncologica e ricostruttiva.
La loro introduzione ha, infatti, permesso di eliminare uno dei principali limiti alla resezione dei tumori: l’impossibilità di chiudere i difetti e le grosse invalidità causate da resezioni complesse e da ricostruzioni inadeguate. L’uso dei lembi liberi consente oggi di ricostruire, in maniera adeguata, diverse aree del volto e diversi tipi di tessuti, permettendo così il recupero di un’adeguata funzione e di un aspetto estetico spesso ottimale. Tale tecnica chirurgica richiede centri e chirurghi specializzati, è una procedura che implica l’uso del microscopio e la capacità di operare su vasi di pochi millimetri di diametro. I distretti da cui è possibile prelevare i tessuti da trapiantare sono molteplici e variano in base alle caratteristiche del difetto.
Le principali sedi donatrici sono: coscia, avambraccio, regione dorsale, fibula, cresta iliaca, scapola.